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Intervista a Marco Guerra, della libreria Pagina 348

INTERVISTA A MARCO GUERRA 

Alcune alunne della scuola hanno intervistato il libraio del nostro quartiere, il sig. Marco Guerra, della libreria Pagina 348. Di seguito il nostro incontro: 

Da quanto lavora in libreria?  

La libreria è stata aperta dai miei genitori Rosalba e Mario nel 1992, quindi è la libreria della nostra famiglia. Mio padre faceva il libraio, perciò io sono cresciuto in mezzo ai libri; l’ho sempre accompagnato quando andava a trovare i suoi amici che facevano questo mestiere e, appena ho finito la scuola nel 1994, ho iniziato a fare il libraio. 

 

Come mai ha deciso di fare questo lavoro?  

È un lavoro che mi piace molto, in parte perché è il lavoro della mia famiglia ma anche perchè a me piacciono molto i libri e soprattutto stare in negozio, a contatto con le persone. Amo parlare con loro: persone diverse da me, di età diverse, donne o anziani, giovani… 

Come si è organizzato durante la quarantena?  

La quarantena è stato un periodo molto brutto per questo negozio e per tutti, ovviamente.  Il negozio è stato chiuso dall’11 marzo al 25 Aprile, ma in realtà io ero dentro al negozio e rispondevo alle telefonate delle persone, che volevano sapere come stavamo, quando avrebbe riaperto la libreria o semplicemente desideravano parlare un po’. Visto che il negozio doveva stare chiuso per la pandemia, abbiamo effettuato consegne a domicilioalle persone che abitano nel quartiere, nella zona di viale Cesare Pavese, davamo appuntamento davanti alla farmacia, e le persone che stavano un po’ più lontane ci telefonavano, ci dicevano che libri volevano e noi portavamo loro i libri a casa o glieli spedivamo. Un negozio non può stare chiuso tanto tempo quindi, avendo bisogno di lavorare, dovevamo comunque trovare il modo di vendere i libri, la cartoleria e tutte le altre cose che abbiamo. Anche ora continuiamo a vendere spedendo libri in altre città o effettuando consegne a domicilio in caso di bisogno, come una persona anziana o impossibilitata a uscire. 

Se lei fosse un lettore che cosa le piacerebbe trovare in una libreria?  

 Ci sono diversi tipi di libreria e a me piacciono tutte: quelle molto grandi del Centro o dei centri commerciali dove si può camminare per gli scaffali, quelle molto piccole nelle quali si vede molto la scelta del libraio perché se hai poco spazio puoi esporre pochi libri e quelle che magari sembrano un po impersonali. Noi siamo sempre pronti a recepire gli stimoli che arrivano dalla clientela. 

Le piace il lavoro che fa? 

Lavorare in libreria mi piace moltissimo perché posso incontrare tante personepoi è un lavoro che ho la fortuna di fare con i miei familiari a cui voglio bene: mia madre Rosalbamio fratello Alessio e Cristina, che lavora con noi da tanti anni. Bisogna dire che i libri sono una cosa speciale: sono degli oggetti molto particolari perché ognuno legge un libro a modo suo scoprendoci cose diverseÈ bello entrare in confidenza con le persone tramite un libro. Perciò anche se tanti sono gli oggetti utili, ammetto che avere a che fare con i libri è diverso. 

 

Come ha deciso il nome della libreria?  

Quando noi siamo venuti qua nel 1992 questa libreria si chiamava libreria Cesare Pavese, perché appunto si trova in viale Cesare pavese. Insieme ai miei genitori abbiamo deciso di chiamarci Pagina 348. In realtà è un nome molto semplice:” pagina” richiama quelle dei libri e “348” è semplicemente il numero civico della libreria. 

Sappiamo che da alcuni anni organizzate incontri con autori, ora online: quale tra questi è stato maggiormente interessante, commovente…? 

Gli incontri che organizziamo sono tutti bellisia conoscere un grande scrittore che è ai primi posti delle classifichea una scrittrice o scrittore esordiente magari anche molto giovane che ha appena scritto il suo primo libro e incoraggiarlo, per poi proporlo ai nostri clientiÈ bello conoscere giornalistipersone che vediamo nei programmi in televisione, o nei dibattiti politici. Sono venute moltissime persone ed ognuno è stato interessante per un motivo. Abbiamo incontrato scrittori, scrittrici, giornalisti, persone di tutte le età che provenivano da mondi completamente diversi; è sempre bello incontrare persone diverse da te. Un incontro che mi è rimasto nel cuore è stato quello con Andrea Camilleri, nel dicembre 2010, l’autore di “Montalbano”, è stato un giorno bellissimo per noiperchè è stato per anni alle cime delle classifiche di tutta Italia. Abbiamo incontrato tutti personaggi interessanti e ci ha fatto piacere ospitarli. È venuto Ascanio Celestini che magari a voi giovani non dice molto  

 Ci consiglia qualche titolo per la nostra età? 

Per la vostra età vale quello che vale per tuttiognuno è diversoha gusti e aspirazioni diverse, ognuno ha diritto di scegliere per  delle cose che gli piaccionoNon esiste un libro in assoluto, ma libri per interessi diversi. Ci sono ragazzi che leggono prima, ragazzi che leggono dopo, l’unica cosa certa è che le ragazze leggono di piùin libreria vediamo molte più bambine che bambini e molte più ragazze che ragazzi.  

Ci sono anche dei periodi in cui vanno molto di moda dei personaggi di serie televisive oppure di film. I libri sono per tutte le età: da quelli cartonati, morbidi, libri giocattolo per i bambini piccoli fino a quelli con i caratteri scritti grandi per i più anziani. Anche quando non ci siamo più i libri sono una grande eredità che lasciamo ai nostri parenti e amici.  

Pochi anni fa consigliavamo molto Storie della buonanotte per bambine ribelli, una bellissima galleria di donne molto coraggiose che si sono fatte strada ognuna nel suo campo: la scienziata, la sportiva, la donna che è entrata in politica, la giornalista 

Il suo rapporto con la lettura è cambiato oggi rispetto a quando era un ragazzo come noi? 

In parte  perché da quasi 30 anni ci lavoroquindi devo leggere anche per lavoro. Quando avevo più o meno la vostra età non leggevo molto; da bambino leggevo, ma poi mi sono fissato con il pallone quindi giocavo sempre. Poi cominciai a interessarmi alle ragazze, allora non ho letto proprio più. Ora, quando escono dei libri, li leggiamo per poterli poi consigliare ai clienti, così diversi fra loro, uomini, donne, giovani, anzianipersone di destra, persone di sinistra, tifosi della Roma, tifosi della Lazio. Poi continuo anche a leggere per piacere.  

Qual è il suo libro e autore preferito? 

Ce ne sono davvero tanti, di generi diversimi piacciono i romanzi, i saggi, le biografie, i gialli. Il mio autore preferito è Fabio Bartolomei un autordi romanzi poco conosciuto; la mia scrittrice preferita è Donatella di Pietrantonio, bravissima. L‘ultimo saggio bello che ho letto si chiama Danteide, scritto da Piero Trellini e mi ha riportato alla mente Dante con la sua Divina Commedia che, prima alle medie e poi alle superiori, si legge. Mi piace molto Antonio Manzini , scrittore di gialli, inventore del commissario Rocco Schiavone, che conosciamo. 

 

Ringraziamo di cuore il libraio Marco Guerra per la sua cortese disponibilità…ha sacrificato una sua pausa pranzo per noi! Ci vediamo in libreria! www.pagina348.it

 

Valentina Fagnani, Beatrice Cocchi, Chiara Pacenti, Viola Chialà 

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The Promised Neverland

PRODUZIONE

The Promised Neverland è un manga scritto da Kaiu Shirai, con i disegni di Posuka Demizu.

L’adattamento anime è prodotto da CloverWorks e la prima stagione comprende trentasette capitoli, mentre la seconda non è ancora disponibile in Italia.

GENERE E TARGET

-thriller psicologico, azione, fantascienza

-shonen (manga per ragazzi)

TRAMA

Un gruppo di bambini vive in un orfanotrofio da quando ha memoria. Non manca loro nulla, hanno amici e cure da una “madre” affettuosa, e vivono in tranquillità, a tal punto che quando, entro i dodici anni, vengono adottati e devono lasciare l’ orfanotrofio, ne sono dispiaciuti e vorrebbero  rimanere.

Per alcuni questa felicità però si guasta il giorno della partenza della piccola Connie. La bambina aveva lasciato il suo pupazzo all’orfanotrofio e Emma, una delle bambine più grandi, di undici anni, e Norman, della stessa età, lo trovano e decidono di riportarglielo prima che parta.

Quando però sono al cancello, si trovano davanti una scena terrificante: delle creature mostruose parlano con la “madre”, mentre il corpo senza vita di Connie viene portato via da altri esseri. Emma e Norman ascoltano la conversazione senza farsi scoprire e capiscono che i prossimi ad essere in pericolo saranno loro e un altro ragazzo: Ray di undici anni. Tornano all’orfanotrofio e poco tempo dopo raccontano tutto a Ray. I tre allora cercheranno di scappare da quella che hanno sempre considerato un’accogliente casa, cercando di portare con loro anche i più piccoli.

The Promised Neverland | MangaAnime.it

 

Penso che sia un anime molto emozionante e capace di farti sentire vicino ai vari personaggi, nonostante le loro differenze di età. Fa vedere la realtà anche dalla prospettiva dei “cattivi” e in qualche modo ci si riesce ad affezionare anche a loro. E’ pieno di colpi di scena inaspettati che riescono ad alimentare l’ attenzione di chi guarda la serie e a fargli tenere gli occhi attaccati allo schermo.

Eleonora Di Marzio

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Paesi in cui le donne non hanno diritti

Ci sono molti paesi in cui le donne non hanno diritti; due sono emblematici:

INDIA: Molte ragazze tra i 15 e i 19 anni sono sposate, divorziate o vedove. Nel solo 2008, si stima che circa 250 mila bambine siano scomparse al momento del parto.

Dall'India agli Usa, i peggiori posti del mondo per le donne - La Stampa
L’india è uno dei paesi meno sicuri per le donne

AFGHANISTAN: In Afghanistan il 60/70% dei matrimoni del paese è forzato. C’è anche tanta violenza sessuale. Inoltre il 13% delle donne non sa leggere e scrivere. Il giorno 10\03\21 (proprio due giorni dopo dopo la festa delle donne) il Dipartimento dell’Istruzione di Kabul ha dato l’ordine a tutte le scuole, sia pubbliche che private, attraverso una lettera, di vietare alle ragazze afghane sopra i 12 anni di cantare.

Violenza contro le donne: dati e informazioni
Questi sono i dati della violenza sulle donne

Condizioni della donna in Occidente:

Le donne vengono discriminate: benché compiano due terzi del lavoro della popolazione mondiale, hanno solo il 10% del reddito mondiale complessivo.

Vengono maltrattate e picchiate. Il 35% delle donne a livello mondiale viene picchiato almeno una volta nella vita. Il 60% degli analfabeti sono donne, tra cui bambine, ragazze e adolescenti.

Le soluzioni:

Bisogna difendere i nostri diritti. Bisogna mettere in atto una campagna d’informazione sull’importanza della disciplina, realizzando corsi d’informazione per garantire un lavoro alle donne e renderle autonome. Per realizzare tutto questo però bisogna fare un lavoro di squadra, serve il contributo di tutti.

I paesi che odiano le donne » Mappa Mundi - Blog - LIMES
Questi sono tutti i paesi che odiano le donne

Emma Falone

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L’ATTACCO DEI GIGANTI

AUTORE: Manga Hajime Isayama

ANNO DI USCITA: 2009

GENERE: Fantasy / avventura

CONSIGLIATO: per ragazzi 12+

TRAMA: tre protagonisti, Mikasa, Armin ed Eren, vivono all’interno di tre cinte di mura insieme ad altri esseri umani sopravvissuti. Le mura si chiamano Maria, Rose e Sina perchè all’esterno di esse vivono dei giganti. I tre amici vivono nel distretto di Shiganshina con la famiglia di Eren e Mikasa.

Un giorno, nell’845, le mura del loro distretto e la casa di Eren vengono distrutte con un calcio da un gigante di più di 60 metri di altezza, facendo entrare nel distretto centinaia di giganti che divorano le persone.

Dopo 5 anni Eren Mikasa e Armin entrano a far parte dell’esercito per sterminare ogni gigante sulla faccia della terra.

CURIOSITA’: Dal manga (32 volumi) è stato tratto anche un’anime (serie tv giapponese) di 4 stagioni e 70 episodi che si possono vedere su Netflix e Amazon Prime.

RECENSIONE PERSONALE: Sinceramente questo anime è uno dei miei preferiti soprattutto per la trama e per la grafica. L’unico appunto è che nell’anime ci sono più di 70 episodi da 20 minuti e potrebbe risultare noioso guardarli tutti insieme. Ugualmente per il manga: avendo 32 volumi che costano 4,90€ l’uno per un totale di 156,80€ potrebbe risultare non alla portata di tutti; però alla fine posso considerare questo anime\manga un vero “capolavoro” a confronto di altri libri che ho letto.

 

Luca Antonio Velleca

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