Archive For 27 Maggio 2020

Anche in F1 i team si stanno muovendo: la McLaren ha trovato un accordo con Carlos Sainz e Lando Norris per la diminuzione degli stipendi.
Il sito RaceFans ha pubblicato recentemente gli stipendi di tutti i piloti del mondiale.
Questo taglio è stato deciso perché visto che i piloti non corrono, non si disputano gran premi (quindi non si vendono i biglietti) e le scuderie a loro volta non possono sostenere tali ingaggi.
Mercedes |
Valtteri Bottas | 8 Milioni |
Ferrari | Sebastian Vettel | 30 Milioni |
Ferrari | Charles Leclerc | 10 Milioni |
Red Bull | Max Verstappen | 25 Milioni |
Red Bull | Alexander Albon | 2,5 Milioni |
McLaren | Carlos Sainz | 8 Milioni |
McLaren | Lando Norris | 2 Milioni |
Renault | Esteban Ocon | 5 Milioni |
Renault | Daniel Ricciardo | 20 Milioni |
Alpha Tauri | Daniil Kvyat | 2 Milioni |
Alpha Tauri | Pierre Gasly | 2 Milioni |
Racing Point | Sergio Perez | 8 Milioni |
Racing Point | Lance Stroll | 3 Milioni |
Alfa Romeo | Kimi Raikkonen | 5 Milioni |
Alfa Romeo | Antonio Giovanazzi | 1 Milone |
Haas | Romain Grosjean | 7 Milioni |
Haas | Kevin Magnussen | 5 Milioni |
Williams | Nicolas Latifi | 1 Milione |
Williams | George Russell | 1 Milione |
Secondo me, questi tagli sono giusti perché non avrebbe senso pagare i piloti anche se non corrono, rischiando di indebitarsi.
Francesco Agostinelli, II D

Il libro Dieci piccoli indiani è stato scritto da Agatha Christie ed è stato uno dei suoi capolavori. Noi abbiamo letteralmente amato questo libro trovandolo interessante, coinvolgente e pieno di colpi di scena e sorprese. Questo libro infatti parla di dieci persone totalmente estranee l’una dall’altra che sono state invitate a soggiornare in una splendida villa in un’isola senza sapere però chi fosse la persona che li ha invitati. Tutti accettano l’invito. Il padrone della villa non era sull’isola e trovarono al suo posto una poesia incorniciata e appesa sopra il camino di ogni camera da letto e sul tavolo della cucina 10 statuette. Una volta entrati nella villa gli ospiti sentirono una voce inumana che li accusava di essere tutti degli assassini. Di chi sarà la strana voce? E’ la verità sono tutti e dieci assassini? A cosa serviranno le statuette? Quali segreti si celano dentro le mura di quella villa?
Emma&Fedrica IIB

È ufficiale: Sebastian Vettel lascierà la Ferrari e verrà sostituito dallo spagnolo Carlos Sainz.
Ma non è l’unico trasferimento: Anche l’australiano Daniel Ricciardo cambierà scuderia, passerà dalla Renault alla McLaren.
Per Charles Leclerc e Max Verstappen non cambierà nulla. Entrambi i giovani talenti resteranno nelle loro scuderie.
Sainz è stato scelto per il suo talento e la sua esperienza: infatti quest’anno lo spagnolo ha ottenuto il suo primo podio partendo ultimo sulla griglia di partenza.
Oltre ai risultati, Sainz si è contraddistinto per la sua simpatia verso il suo compagno di squadra e gli altri piloti.

Il Coronavirus, ha costretto un’intera nazione a chiudere tutto e fermare molte attività.
La musica è forse uno dei settori che ne ha più risentito, infatti interi tour in giro per il mondo sono stati annullati.
Però i cantanti non si sono fatti demoralizzare dal virus, infatti per tenere compagnia agli italiani in quarantena hanno fatto concerti su Instagram o Youtube, come Jovanotti, che con Jova House Party ogni giorno su Instagram tiene compagnia a molti utenti; anche Laura Pausini e Tiziano Ferro hanno fatto una diretta congiunta.
Molti cantanti hanno fatto degli inediti per convincere i loro fan a rimanere in casa, come Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, con il brano “Restiamo a casa” https://www.youtube.com/watch?v=DDxQNQESv6A , Nek https://www.youtube.com/watch?v=srVLqLeGd9M, e Zucchero e Bono degli U2 https://www.youtube.com/watch?v=F5R2pjgakDE
Anche cantanti stranieri hanno dedicato degli inediti al popolo italiano come Michel Stipe, ex cantante dei R.E.M https://www.youtube.com/watch?v=MYgpEcXf2S4
Un evento musicale che rimarrà impresso nelle nostre menti,è il concerto di Andrea Bocelli (tenore lirico) che si è tenuto all’interno del Duomo di Milano,aperto per l’eccezionale evento musicale.
Anche il concerto del 1 maggio e stato diverso dai precedenti, infatti non si è svolto nella famosa piazza San Giovanni di Roma,ma all’Auditorium Parco della Musica e in altre location sparse per l’Italia.

Le ragnatele sono molto utili e utilizzate… non solo dai ragni. Infatti, si usano, ad esempio, per fabbricare le corde dei violini più pregiati, essendo più resistenti dell’acciaio ma al contempo molto elastiche. Ma se pensate che la fibra venga raccolta da tizi vestiti con delle tute protettive che sfrattano i ragni dalle loro ragnatele, sbagliate. Infatti, esse vengono estratte… dal latte di una sottospecie di capra geneticamente modificate, figlia di un’altra capra ottenuta facendo accoppiare due capre a cui sono stati aggiunti geni di ragno. Ad alcuni potrebbe sembrare una cosa ripugnante, ma il commercio frutta bene e ormai sono molti gli allevamenti di questo animale modificato. Queste capre sono identiche a quelle normali: l’unica differenza è, appunto, questa proteina contenuta nel latte con cui si potrebbero benissimo realizzare dei ponti molto più resistenti di quelli classici in acciaio.
schema di come vengono ottenute le capre usate nella produzione della fibra di ragno
Andrea Ruscillo, IID

La volpe è un canide di medie dimensioni dall’aspetto aggraziato e gradevole. Il muso è affusolato e allungato, le orecchie appuntite e dritte, generalmente nere nella parte posteriore. Le zampe sono corte, ma agili e scattanti. La sua peculiarità distintiva è la pelliccia folta e dal colore mutevole a seconda delle stagioni.
E’ un animale notturno ma spesso e volentieri è attiva anche durante il giorno. Il suo atteggiamento, tuttavia, è piuttosto schivo e timoroso, quindi si ripara nei cespugli, in fossi e tane scavate nel terreno o si appropria delle case abbandonate da altri animali notturni di campagna, come tassie istrici.
Vive mediamente dai due ai cinque anni, ma molto esemplari arrivano tranquillamente anche a 10 anni. Come molti animali selvatici, è carnivora, e vive nei boschi, in campagna, e anche in città, un po’ in tutta Italia, senza distinzione geografica. Meno comune in Pianura Padana, si adatta bene alla vita in qualsiasi varietà di ambiente, compresi quelli più antropizzati.
Cosa mangiano…
In montagna la si trova fino a 2500 metri di quota e va a caccia di lepri, ricci, piccoli roditori e conigli. All’occorrenza, si dimostra un onnivoro di ‘larghe vedute’: la sua dieta, infatti, può comprendere anche insetti e bacche.
Allatta i suoi cuccioli per circa un mese, durante il quale gli esemplari adulti somministrano ai piccoli anche cibo rigurgitato per arricchire la dieta. Nel giro di due mesi solitamente lo svezzamento viene terminato..
Con l’arrivo dei primi caldi, a partire da maggio-giugno, i cuccioli iniziano a seguire i genitori nella ricerca di cibo e rimangono uniti alla famiglia fino alla fine dell’estate. Da quel momento, i maschi lasciano i genitori e iniziano a procacciarsi autonomamente il cibo, dando vita anche a vivaci lotte territoriali con altri esemplari.
È un animale notturno dal carattere schivo, timoroso e restio all’interazione con altri animali e con gli umani. Essendo un predatore selvatico molto territoriale, tende a dare vita a dure competizioni con gli altri esemplari. Questa caratteristica è uno dei fattori che incide maggiormente sul controllo naturale della specie, perché è causa di molte morti durante i combattimenti tra maschi, specie nel corso della stagione degli accoppiamenti.
Volpi in citta’…
Tuttavia, il suo graduale avvicinamento ai centri abitati ha fatto sì che il contatto umano sia sempre più facilitato dalla ricerca continua di cibo. Nelle località turistiche, le volpi escono allo scoperto anche durante il giorno, avvicinandosi a campeggiatori e viaggiatori per rimediare qualcosa da mangiare.
Questa evoluzione nel carattere e nelle abitudini ha lentamente cambiato la natura selvatica di questo animale, arrivando, in molti casi, ad un vero e proprio addomesticamento. Tra le specie più docili e abituate al contatto con l’uomo, c’è proprio la volpe rossa.La famiglia comprende 12 specie diverse, tra cui la volpe rossa, il mammifero selvatico più diffuso al Mondo, unico rappresentante di questa specie nel nostro Paese.
Quanto mangia…
Le esigenze alimentari di un esemplare adulto corrispondono a circa 500 g di cibo al giorno. A seconda del suo habitat e delle circostanze, si nutre di tutto ciò che trova. Essendo carnivora, predilige quasi sempre la selvaggina (galline, lepri, fagiani, quaglie, ecc), ma non disdegna nulla, specie se è affamata.
La volpe e’ un predatore
In pianura e in campagna se ne va in giro di notte a rimediare tutto ciò che trova nelle vicinanze delle case e dei fienili. Predilige comunque i boschi e le zone ricche di nascondigli dove caccia conigli, lepri, roditori, ricci.
Per catturare le sue prede, utilizza una tecnica davvero sorprendente: non si lancia all’inseguimento, ma spicca un balzo in aria formando un angolo di 40°. Con questa strategia, non solo riesce a coprire un’area di 5 metri, ma ricade esattamente con le zampe anteriori sulla preda, senza lasciarle scampo.
Dove vive…
La volpe è la specie animale più diffusa al mondo, dopo l’uomo. È conosciuta in tutti i continenti, si adatta alle condizioni specifiche del suo habitat selvaggio. Tuttavia, le specie più comuni preferiscono climi temperati come l’Europa, parte dell’Asia e del Nord Africa o quella della maggior parte del Nord America.
Nel caso dell’Australia, la volpe fu introdotta dall’uomo e si diffuse rapidamente in tutto il continente, causando spesso danni alle nicchie ecologiche locali.
Karim Elsawy

In questo periodo stiamo vivendo un momento particolare, ovvero che ognuno di noi è costretto a stare a casa ed uscire solo nei momenti di necessità. Tra poco ricominceremo ad uscire di casa e a convivere con il virus. Questo virus ha fatto tornare il mondo un posto migliore, gli animali ora circolano per le strade, a differenza di noi umani. Il mare è molto meno inquinato, i delfini sono tornati nei canali di Venezia e finalmente si cominciano a rivedere i pesci nelle acque. Questo virus è stato come un insegnamento per noi, ci ha fatto capire come dobbiamo trattare veramente il mondo, non come abbiamo sempre fatto negli ultimi anni. Tra poco potremo riabbracciare parenti, amici e fidanzati. Potremo di nuovo essere felici e tornare ad una vita normale, o quasi… La quarantena è stata dura per tutti noi, ma non è ancora finita, dobbiamo essere consapevoli del fatto che niente sarà come prima. Dovremo continuare a rispettare la distanza con le persone e continuare ad indossare mascherine e guanti. Quando tutto finirà riusciremo a tornare per le strade senza avere la paura che qualcuno possa essere infetto. Torneremo sui banchi di scuola e rivedremo finalmente tutti i nostri amici e compagni. Torneremo a fare shopping sfrenato con gli amici, torneremo a fermarci davanti ad ogni vetrina in cerca di nuovi acquisti. Torneremo a fare le cene di famiglia, torneremo a prendere la pizza con gli amici e a fare la passeggiata in centro la domenica pomeriggio.
Benedetta Mencaroni
Beatrice Cocchi

Quando pensiamo agli squali pensiamo ad esseri abbastanza grandi. Ma c’è n’è uno che non lo è:
lo Squalo Tasca.
Di questo animale, che è anche bioluminescente, si conoscono solo due esemplari: una femmina, lunga circa 10 centimetri in totale, catturata a 330 metri di profondità, e un maschio di 14 centimetri, ritrovato nel 2015. Lo Squalo Tasca (Mollisquama Parini) non deve il suo nome al fatto che potrebbe entrare in una tasca, bensì a delle sacche poste dietro alla bocca, vicino alle pinne anteriori da cui può spruzzare delle nuvolette luminose, composte da una sostanza ignota.
Andrea Ruscillo, IID

Vittoria in Belgio, 2° posto in Azerbaijan: è questo il bottino di Charles Leclerc nella seconda serata del mini-Mondiale virtuale corso il 14 aprile, a scopo di beneficenza, denominato “Race for the World”.
A Spa arriva primo come nella realtà, a Baku (gran premio dell’Azerbaijan) arriva secondo.
Insieme a Charles sul podio del gran premio del Belgio (Spa) spiccano Norris e Lundgaard.

Da quanti anni insegna?
Trentasei anni.
Quali sono state le esperienze più interessanti e stimolanti?
Ho avuto la fortuna di insegnare materie diverse e in varie parti d’Italia: nei primi 10 anni ho insegnato Religione alla Scuola media, ho insegnato per 20 anni Scienze alle Scuole superiori, e per un anno ho fatto l’insegnante di sostegno, e da alcuni anni insegno Matematica e Scienze alla Scuola media. Sono state esperienze diverse e tutte molto arricchenti. È stato un continuo mettermi in gioco in contesti a volte difficili e affrontando discipline differenti. Guardando indietro mi accorgo che proprio le classi più difficili sono quelle che mi hanno stimolato e mi hanno fatto crescere come persona, come donna, come insegnante. Devo dire che ho anche imparato molto da alunni e colleghi.
Da quanto insegna in questa scuola? Come si trova?
Insegno in questa scuola da settembre. Mi sono trovata subito bene, accolta da tanta cordialità e apertura. Essendo una scuola più piccola rispetto ad altre in cui ho insegnato, è stato più semplice ed immediato stabilire rapporti di bella collaborazione con la dirigente, i colleghi ed il personale.
Insegna anche in altre scuole?
No.
Cosa cerca in un alunno ideale?
La disponibilità a mettersi in gioco, a collaborare con i compagni di classe e con gli insegnanti, la voglia di imparare cose nuove, la capacità di impegnarsi per dare il massimo di sé, non accontentandosi del minimo indispensabile.
Cosa l’ha portata a diventare insegnante e di questa materia?
La passione per la relazione coi ragazzi. Le materie scientifiche mi sono sempre piaciute, soprattutto la matematica.
È disposta ad accompagnarci in gite e campi scuola?
Pur ritenendo le gite e i campi scuola momenti aggregativi molto significativi sia per gli studenti che per i docenti per la qualità di rapporto che si stabilisce, non sempre mi è possibile accompagnarvi per altri impegni personali. Ciò non toglie che sono comunque disponibile, soprattutto per le uscite di un giorno.
Che rapporto ha con i suoi alunni?
Cerco di stabilire un rapporto basato sul rispetto e sulla valorizzazione delle capacità e dei talenti di ciascuno e, soprattutto, la cosa che più mi sta a cuore è che all’interno della classe si crei tra tutti un clima sereno, di accoglienza, rispetto reciproco e collaborazione.
Quali sono le attività che più le piace fare nel suo insegnamento?
Le attività che aiutano i ragazzi ad aprire nuovi orizzonti, al di là delle mura scolastiche.
Se non avesse fatto l’insegnante, quale altro mestiere avrebbe voluto fare?
Come geologa ho lavorato anche presso un museo di paleontologia, studiando fossili e microfossili. Era un lavoro che mi appassionava molto: con pochi elementi, c’era la possibilità di ricostruire l’ambiente marino (profondità, temperatura, salinità…), il clima, le caratteristiche geologiche… di un periodo del passato. Anche riordinare o aggiornare la nomenclatura di una collezione di fossili era un lavoro di precisione che mi piaceva molto.
Se potesse insegnare un’altra materia per un giorno, quale sceglierebbe e perché?
Cosa vorrei insegnare per un giorno? C’è l’imbarazzo della scelta, sono tutte materie belle e interessanti, mi incuriosisce molto una materia artistica o musicale potrebbe essere l’occasione per crescere sotto l’aspetto della creatività.
Intervista realizzata da: Angela Grassia, Rebecca Cannata, Valentina Marchetti